Microsoft dominerà il mondo dei videogiochi?
Microsoft conferma l’acquisizione di Activision Blizzard e King
Il mondo dei videogiochi sta per subire un profondo cambiamento nei suoi “equilibri” con la mossa del gigante Microsoft di voler acquisire anche Activision Blizzard e King. Cosa ne sarà di Nintendo e Sony, data l’enorme mole di esclusive che ora vanteranno le console Microsoft?
La guerra delle esclusive sui titoli dei videogiochi
Non è una novità, spesso il successo o l’insuccesso di una console è stato determinato anche dalle cosiddette “esclusive dei titoli”, cioè dei videogiochi più seguiti del mondo dalla comunità dei videogiocatori presenti su di una sola console. Basti pensare al passato: quanti hanno acquistato una Nintento Wii solo per poter mettere le mani su Monster Hunter Tri della Capcom che non era disponibile sulle altre console? Oppure quanti hanno acquistato una console Sony solo per l’ennesimo episodio di “Final Fantasy” della Square? L’esclusive da sempre hanno dettato, ci piaccia o no, parte dei nostri acquisti. È proprio per tale motivo l’operazione da 68,7 miliardi di dollari costata a Microsoft per aver avviato le pratiche per l’acquisizione di Activision Blizzard e King è qualcosa di destinato a segnare il futuro dei videogiocatori, soprattutto se si tiene presente che la stessa ha anche dato il via all’acquisizione di ZeniMax Media che detiene a sua volta Bethesda Softworks, Arkane Studios, Tango Gameworks. Vale dire le serie di:
- “The Elder Scrolls”
- “Fallout”
- “Wolfenstein”
- “DOOM”
- “Dishonored”
- “Prey”
- “Quake”
- “Starfield”
Per un fan come me della saga di “Fallout” sin dai tempi del 2D la cosa non è affatto di poco conto, perché pur avendolo spesso giocato su PC non è affatto detto che il mio attuale o prossimo notebook sarà all’altezza delle prestazioni tecniche delle console di nuova generazione quando verrà prodotto un possibile “Fallout 5”. Oltretutto uno compra una console anche per poterci giocare online con gli amici, perché non sempre tutti gli amici che si hanno sono dei nerd dei computer. E molti scelgono l’acquisto di una console soprattutto per facilitare il gioco online.
Da quanto appena espresso si aggiunge la lunga lista di giochi Activision Blizzard e King. Personalmente molti di questi, soprattutto se Blizzard, ho modo di giocarli su PC, ma non è così per moltissimi altri videogiocatori e, inevitabilmente, questa mossa di Microsoft potrebbe indurre molti utenti a comprarsi una console una Xbox serie X o serie S. E non dimentichiamoci che anche la Microsoft, come tutti, ha le sue esclusive da sempre, come per esempio Halo. Certo, molti nerd dei videogiochi finiscono per comprarsi un po’ tutto, ma molti altri, forse la maggioranza, avendo più di una passione proprio non possono permettersi tutte le console del momento e sono costretti a scegliere con estrema accuratezza.
Quale sarà il futuro dei videogiochi?
Naturalmente nessuno può fare previsioni esatte al riguardo, ma con queste acquisizioni Microsoft si è indubbiamente portata in vantaggio almeno nel mondo del mercato occidentale.
Nintendo, come a solito, ha scelto di non partecipare alla battaglia delle console di futura generazione scegliendo una seconda via: Nintendo Switch. La console portatile Nintendo vanta tutta una serie di titoli solo per sé, in gran parte prodotti dalla compagnie giapponese più tutta una serie di titoli concepiti da altre case solo per le particolarità di questa console portatile. Oltre ad averne vendute ben oltre le sue iniziali aspettative, Nintendo con Switch si è accaparrata il mercato dei più piccoli, oltre a vantare dalla sua i soliti fan veterani Nintendo che non possono rinunciare né ai titoli di Mario e com. o della serie The Legend of Zelda, tanto per citare due delle saghe più note ed amate dai nintendari anni ’80-90. Inoltre se le cose continuano così, Nintendo potrebbe benissimo in un futuro prossimo provare a creare una console di nuova generazione abbastanza competitiva, mettendo in atto qualche nuova idea geniale che sempre ha contraddistinto questa azienda giapponese. Per il momento il futuro di Nintendo non sembra minimamente toccato da ciò che fanno le sue “concorrenti”.
Sony invece vanta dalla sua ancora molte esclusivi importanti, come Demon’s Souls, Final Fantasy, God of War e The Last of Us e tante altre solo per dirne alcune delle più note. In realtà la lista sarebbe ben più lunga ed è molto più legata al mercato giapponese che a quello occidentale. Ma bisogna anche ricordare che alcune di queste, come quelle per Square, valgono solo per un periodo di tempo limitato. E una volta che un titolo come il remake di Final Fnatsy VII te lo ritrovi anche se Xbox One o Xbox Serie X o S, beh, uno come me, anche se a malincuore, si farebbe bastare la console Microsoft. Dunque per Sony non si prospettano tempi facili, visto l’enorme mole delle nuove esclusive di Microsoft.
Conclusione
Alla luce di quanto appena appreso il Game Pass di Microsoft sta per diventare qualcosa di indispensabile per molti videogiocatori, perché Xbox aggiungerà al proprio catalogo alcuni dei più grandi e importanti titoli del momento. Certo, ci sarà chi prenderà contromisure e qui su Keynerd, dove siamo più rivolti alla narrativa del videogioco piuttosto che all’andamento del suo mercato, non ce la sentiamo di formulare giudizi che non ci competono, ma personalmente mi sento tra quei giocatori ad essere seriamente influenzato dalle acquisizioni Microsoft solo per serie come “The Elder Scrolls” e “Fallout”, che hanno sempre rappresentato per me RPG Open World di grande spessore.
Affascinato dalle storie di Arda, ho cercato di capire perché Tolkien sostenesse che a essere immaginario è solo il tempo in cui sono ambientati i suoi racconti. Ho così iniziato un cammino che mi ha portato ad amare quel senso profondo della realtà che si può sintetizzare con il Viaggio dell’Eroe, di cui la Storia delle storie è per me la massima espressione. Dunque, mi occupo di sceneggiatura, spiritualità e narrativa!
storia dei videogiochi libri
Ciao e grazie per questo meraviglioso post, si vede subito che siete persone pratiche del settore